redazione@sudhitech.it
editore@sudpress.it
tel: +39 339 7008876 (solo messaggi wapp)

c8b153db-f5aa-45aa-9890-245244337c69
hitech2
hitech2

GRUPPO EDITORIALE SUDPRESS


facebook
instagram
whatsapp
tutti 1.jpeg

LA TESTATA:

Registrazione Tribunale di Catania n. 18/2010

PIVA 04818090872 - ROC 180/2021
Edito da: Sudpress S.r.l. zona industriale, c.da Giancata s.n. 

95121 Catania

Direttore editoriale

Pierluigi Di Rosa

 

Direttore Responsabile

Elisa Petrillo

 

Coordinamento di Redazione

Desirée Miranda

newspaper-background-concept (1).jpeg

Mercato auto: gli italiani le preferiscono a benzina. L'era Green è trainata dall'ibrido, per le elettriche p

23-04-2025 06:00

Giacomo Petralia

Sostenibilità Mobilità del Futuro, Flusso,

Mercato auto: gli italiani le preferiscono a benzina. L'era Green è trainata dall'ibrido, per le elettriche pochi punti ricarica

Nel 2024 immatricolate 1,56 mln di auto. Le ibride guidano: 623mila, il 40% del totale. Elettriche ferme al 4,2%. In Sicilia solo 950 punti di ricarica attivi

electric-mobility-4158595_1280.jpeg

Lo scorso 5 marzo, l’Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri pubblica l’”UNRAE Book 2024”, un volume che ha l’obiettivo di ripercorrere le performance del mercato autoveicolare in Italia. 
Giunto alla sua 25ª edizione, il report di UNRAE apre con un dato piuttosto significativo: nel 2024, il nostro Paese registra un totale di 1.558.681 nuove immatricolazioni, un livello ben lontano dalle  cifre datate 2019, quando sono stati registrati quasi 2 milioni di immatricolazioni totali.


La Sicilia è al nono posto tra le venti regioni per nuove immatricolazioni: ciò dimostra quindi un Sud che dà prova di  faticare sia nell’acquisto di nuovi veicoli, in particolar modo “green”, ma anche nello svecchiamento di un parco auto che si fa sempre più antiquato. 

Il trend delle immatricolazioni in Italia è in calo già da qualche anno e risente ancora della pandemia da Covid 19. A metà del 2022, in effetti, Altroconsumo poneva l’accento sul vertiginoso calo di nuove immatricolazioni che, da due anni a quella parte, allarmava non poco l’automotive italiano. D’altro canto, però, l’associazione di consumatori segnalava anche una portentosa impennata nella percentuale di immatricolazioni di veicoli ricaricabili, full-electric o hybrid, che nel 2021 aveva toccato il ben 9,28%. 


Nel 2024, nel nostro Paese, l’acquisto di veicoli alimentati a benzina subisce un piccolo balzo in avanti, segnando un +0,7% rispetto all’anno precedente. 

La marcia verso la mobilità sostenibile aumenta il passo grazie ad un alto tasso di gradimento per le vetture HEV (Hybrid Electric Vehicle). I veicoli ibridi immatricolati nel 2024, tra full e mild, toccano quasi le 623.000 unità. Significa +10,1% rispetto all'anno precedente. In generale però, il numero complessivo di vetture green (ibride, plug-in ed elettriche) circolanti sull’intero territorio italiano supera stentatamente i 3.300.000. 


I dati negativi invece, in Sicilia come in Italia, riguardano le immatricolazioni di veicoli con motori diesel: scendono di  4,7 punti percentuali. Nonostante tante riviste specializzate, come alVolante, giudichino questi motori come meno inquinanti rispetto a quelli a benzina, l’“appeal” per il gasolio è scemato nel corso degli ultimi 5 anni. Probabilmente complice anche la line aeuropea che vorrebbe metterli totalmente da parte.


Il tonfo più rumoroso è comunque quello delle vetture ibride plug-in: passano da un valore di mercato pari a 4,4% nel 2023 ad un 3,4% nel 2024. 
Infine, grande “nì” lo danno le auto elettriche: in questo caso, le nuove immatricolazioni non sprofondano come in altri casi ma neppure brillano, fermandosi ad un valore di mercato che ristagna al 4,2%. Secondo il giudizio della stessa UNRAE, la “povertà” di tale percentuale è causata da “incentivi poco efficaci e tardivi e da una non sufficiente disponibilità di punti di ricarica.” 


A ben vedere, a destare perplessità negli acquirenti, specialmente in quelli del Sud, non è soltanto la mancanza di attrattiva o di incentivi efficaci. 
Tramite l’utilizzo di Chargemap.com, sito web che consente agli utenti di consultare e aggiornare costantemente la mappa dei punti di ricarica per veicoli elettrici sparsi in tutta Europa, si ha la possibilità di numerare l’effettiva presenza di tali infrastrutture sul territorio della Trinacria. 


Allo stato attuale, in Sicilia sono attivi circa 950 punti di ricarica, ma non è da sottovalutare un buon 16% di colonnine già installate bensì non ancora pronte all’uso. 
Nelle due maggiori città della Regione per numero di abitanti, Palermo e Catania, risultano mappate rispettivamente 113 e 120 stazioni di ricarica per e-vehicles; di queste, solo 74 sono di tipo “fast charge”, aventi cioè una potenza di ricarica maggiore di 22 kW e minore di 50 kW e la capacità di completare il ciclo di ricarica in meno di un’ora. 


Nonostante la crescita del numero di charge stations installate lungo le strade siciliane nel 2024 e nonostante una più moderata accessibilità nei costi di ricarica, attraverso i quali l’utenza si barcamena tra tariffe a consumo e abbonamenti resi disponibili dai vari distributori, diventa difficile non considerare quanta strada si abbia ancora da fare, specialmente a livello normativo e logistico. 
Di questo passo, gli impegni stipulati dall’ormai famosa Agenda 2035, promossa dall’Unione Europea e riguardante appunto il divieto di vendita di veicoli a benzina e a diesel, non possono che sembrare piuttosto gravosi. 
Il 2035 è più vicino di quanto ci si aspetti. 

banner giornale gnc (1280 x 720 px)