
“Una guida pratica (e in continuo aggiornamento) per orientare HR manager, Coach e Trainer nel mondo dell’Intelligenza Artificiale applicata alla formazione e allo sviluppo.”
È questo l’incipit con cui Fòrema, ente costola di Confindustria Veneto Est e che da oltre 40 anni fa della formazione e della consulenza i propri punti di forza, presenta a cittadini e a imprese la sua ultima opera magna: il manuale dal titolo “AI Experience con 101O”.
Non soltanto l’esplorazione degli ambiti applicativi pratici dell’Intelligenza Artificiale, ma anche la scoperta di come si possa implicare questa tecnologia nei processi delle risorse umane: ecco il fulcro di questo volume, nato dal lavoro corale di dieci influenti business coaches, data scientists, psicologi e learning specialists.
“L’obiettivo del nostro lavoro di team” - afferma infatti Chiara Milani, curatrice del progetto - "è di capire come l'AI possa essere un supporto per chi ogni giorno lavora con le persone considerando questo strumento come un nostro collega, un alleato per guadagnare tempo da reinvestire nelle relazioni con le persone dell'azienda".
Gli strumenti messi in campo dall’AI possono ricoprire un ruolo cruciale tanto nella facilitazione dei compiti, quanto nell’effettiva formazione del personale: come descritto da due degli autori di “AI Experience con 101O” (con il supporto di ChatGPT), le opportunità offerte da questa tecnologia forniscono un aiuto concreto nelle quattro fasi della formazione, ossia l’analisi dei bisogni, la progettazione, l’erogazione e l’analisi dei risultati.
L’Intelligenza Artificiale identifica le esigenze formative, favorendo così anche un maggiore confronto tra i dipendenti e l’organizzazione, e analizza dati riguardanti le caratteristiche individuali e le lacune dei collaboratori (predisposizione al lavoro di gruppo, apertura mentale, linguaggio, eventuali barriere motivazionali), nonché i comportamenti attesi da parte dei committenti.
Nella strutturazione dell'attività formativa, l'AI affianca i singoli utenti, proponendo quiz o compiti progressivamente più complessi e fornendo loro supporto in quelle aree considerate più difficoltose dal sistema.
Dunque, la tecnologia impara a conoscere il personale e il contesto lavorativo, supportando gli HR manager o i CEO sia nella fase di coaching sia nella fase di personalizzazione dei programmi formativi, grazie alla creazione di dashboard per ogni decisione strategica.
Inoltre, il libro edito da Fòrema sostiene fermamente l’erogazione delle attività formative attraverso le simulazioni immersive con Realtà Virtuale o l’uso di piattaforme e-learning come Coursera o Edmondo: queste, in particolare, sfruttano algoritmi di machine learning in grado di adattare i contenuti da proporre alle reali necessità di ciascun collaboratore.
Il risultato non consisterà esclusivamente in feedback immediati e automatizzati, bensì in una formazione potenziata che mira alla qualità.
Uno dei casi pratici citati in “AI Experience con 101O” riguarda, ad esempio, il progetto SIMBA: tramite sessioni di simulazioni online, il personale sanitario può sperimentare situazioni cliniche realistiche e specifiche e, quindi, riflettere sulle decisioni prese e gli interventi fatti a proposito.
Oltretutto, le simulazioni di Realtà Virtuale si dimostrano particolarmente proficue quando inserite in programmi di formazione per la gestione delle emergenze, riproducendo scenari di crisi.
Ma lo studio del presente è nulla senza la previsione del futuro: attraverso l’analisi predittiva, l’AI aiuta inoltre a prevedere quali competenze diventeranno fondamentali, analizzando i trend di settore: grazie a tale assist, l’azienda ha modo di effettuare tempestivamente le necessarie operazioni di “upskilling” o di “reskilling” in favore del proprio personale.
“AI Experience con 101O” non è, però, un prodotto ingenuo.
Gli autori sono ben consci delle criticità e delle sfide nell’applicazione dell’Intelligenza Artificiale: a partire dalla dipendenza tecnologica, possibilmente uno dei primi rischi legati all’uso dell’AI nella formazione, passando per la privacy e la sicurezza dei dati, fino ad arrivare alla possibilità che queste tecnologie forniscano valutazioni e suggerimenti errati, fuorvianti, se non addirittura discriminatori.
“Siamo chiamati non solo a insegnare l'uso delle nuove tecnologie, ma anche a sostenere le aziende nel superare le barriere culturali e la resistenza al cambiamento” - afferma, a tal proposito, il direttore generale di Fòrema, Matteo Sinigaglia - “Il manuale mostra come il loro contribuito possa aiutare le organizzazioni a sfruttare appieno il potenziale dell'AI per migliorare l'efficienza operativa e la gestione del capitale umano."