
Le aziende siciliane Inalme Srl, attiva nel settore alimentare, e Behaviour Labs Srl, specializzata in intelligenza artificiale e robotica applicata alla riabilitazione, sono al centro dello studio di 23 studenti della Northeastern University di Boston, una delle principali università statunitensi. Gli studenti sono a Catania dal 19 maggio all’8 giugno per partecipare al programma Dialogue of Civilization, promosso dal Dipartimento di Economia e Impresa dell’Università di Catania.
Il progetto, giunto alla sua seconda edizione, coinvolge direttamente anche gli studenti dei corsi di Economia e Gestione delle Imprese e di Management dell’Innovazione dell’Ateneo catanese, che partecipano a lezioni, workshop e momenti di confronto con i colleghi americani. Le attività sono coordinate dalla professoressa Giorgia D’Allura, referente scientifica del programma, e dal professor Jack Salerno, docente della Northeastern University.
L’iniziativa integra didattica, ricerca applicata e conoscenza del territorio, offrendo a tutti i partecipanti un’esperienza formativa immersiva nel contesto imprenditoriale, culturale e istituzionale siciliano.
Inalme, nota per i prodotti ittici di alta qualità, è rappresentata da Glenda Tumminelli (marketing manager) e Salvatore Quattrocchi (communication manager). Behaviour Labs, impegnata nello sviluppo di soluzioni innovative per la riabilitazione, da Daniele Lombardo (amministratore delegato) e Marco Lombardo (cofondatore e sviluppatore).
Oltre a essere oggetto di studio, le due imprese partecipano attivamente con workshop e incontri dedicati all’analisi dei propri modelli organizzativi e del loro impatto sociale.
"Questo progetto – ha dichiarato il rettore Francesco Priolo durante l’incontro inaugurale al Palazzo centrale – si conferma un prezioso laboratorio internazionale di formazione e confronto, che rafforza la vocazione dell’Università di Catania come ponte tra mondi accademici e realtà produttive, tra Sicilia e Stati Uniti".
L’edizione 2025 durerà tre settimane, una in più rispetto allo scorso anno. L’estensione è il segnale di una collaborazione sempre più solida tra le due università e dell’interesse crescente per il tessuto economico siciliano.
Il programma comprende anche visite ad altre realtà produttive locali nei settori agroalimentare, tecnologico e culturale: STMicroelectronics, Pasticceria Tomarchio, Bellia Preziosi, Frumento, Me Cumpari Turiddu, Principi di Butera, Caravaglio Vini, Tenuta Capofaro, Muffuletteria, il Servizio Cristiano di Riesi e il Farm Cultural Park di Favara e Mazzarino.
Le attività si svolgono presso il DEI. La conclusione del programma è prevista per il 6 giugno, con un evento finale in cui gli studenti presenteranno i risultati delle attività alle aziende coinvolte e alla comunità accademica.
Il progetto conferma il ruolo dell’Università di Catania nella promozione di una formazione internazionale radicata nel territorio e aperta al confronto con il mondo produttivo.