In un Mediterraneo attraversato da crisi energetiche e nuove rotte commerciali, la Sicilia si propone come protagonista di un nuovo paradigma di sviluppo, basato su innovazione, transizione energetica e infrastrutture moderne. È questo lo scenario che fa da sfondo alla quinta edizione del MID.MED Shipping & Energy Forum, che si è svolta nella suggestiva cornice del Marina Convention Center di Palermo, nel cuore del nuovo waterfront del porto.
Un evento di portata nazionale, promosso dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale e da The International Propeller Clubs, organizzato da Clickutility Team e dal Propeller Club di Palermo, in collaborazione con Studio Comelli. Un forum che non è solo vetrina delle eccellenze portuali e industriali, ma soprattutto piattaforma di confronto tra istituzioni, imprese, università e corpi tecnici sul futuro della “Blue Economy” nel bacino del Mare Nostrum.
«Il tema di oggi è quello dell’hub energetico – ha commentato Roberto Sannasardo, Energy Manager, Regione Siciliana -. La Sicilia per la sua posizione strategica al centro del Mediterraneo, è naturalmente candidata a diventare l’hub energetico dell’Europa. Un ruolo che si rafforza in relazione al Nord Africa, dove sono in corso importanti investimenti e con cui stiamo lavorando per potenziare i collegamenti, in particolare con la Tunisia. Attraverso nuove interconnessioni e infrastrutture – come i gasdotti – la Sicilia si candida a diventare non solo un nodo cruciale per il transito dell’energia prodotta nei Paesi nordafricani, ma anche un protagonista nello sviluppo delle fonti rinnovabili. In particolare, guardiamo con grande interesse all’eolico offshore, una delle sfide più promettenti per la transizione energetica. Manifestazioni come questa rappresentano per noi un’opportunità concreta di costruire partnership strategiche. Come istituzioni, siamo presenti e pronti a giocare un ruolo da protagonisti in questa trasformazione».
Che la Sicilia sia chiamata oggi a giocare un ruolo da protagonista nel Mediterraneo è ormai un dato strategico. Secondo i più recenti rapporti SRM (Centro Studi collegato al Gruppo Intesa Sanpaolo), l’Economia del Mare in Italia vale oltre 143 miliardi di euro, con il Mezzogiorno che genera più del 50% del valore aggiunto del settore. La Sicilia, con i suoi tre Sistemi Portuali – occidentale, orientale e dello Stretto – è il naturale snodo di connessione tra Europa, Africa e Medio Oriente. Una regione che, grazie alla sua posizione geografica e alla forza delle sue infrastrutture portuali, si presenta oggi come piattaforma logistica integrata per l’intero bacino mediterraneo.
Oltre alla logistica, è il fronte energetico quello che catalizza le maggiori attenzioni. L’isola, infatti, ospita già diversi progetti strategici legati alla produzione di energia rinnovabile, alla trasmissione sottomarina dei dati e allo sviluppo di hydrogen valley e smart grids. Basti pensare che attraverso la Sicilia transiteranno le dorsali energetiche e digitali che collegheranno l’Europa all’Africa nei prossimi decenni.
I relatori hanno sottolineato l’importanza delle dorsali sottomarine per la trasmissione dati e delle potenzialità legate allo sviluppo delle energie rinnovabili offshore, elementi che fanno dell’isola un crocevia strategico non solo marittimo, ma anche infrastrutturale e tecnologico tra Europa e Africa.
Durante gli interventi, è stato evidenziato come la digitalizzazione dei processi, l’elettrificazione delle banchine e le operazioni di allungamento navale – già realizzate nel bacino palermitano da 400.000 tonnellate, tra i più imponenti del Sud Italia – rappresentino modelli concreti di una nuova visione industriale e ambientale.
Il pomeriggio è stato dedicato ad un panel sul tema della logistica integrata, durante il quale si è discusso delle Zone Economiche Speciali (ZES), della digitalizzazione dei porti e della necessaria sinergia tra modalità di trasporto – mare, ferrovia, gomma – per garantire competitività e sostenibilità lungo le catene del valore. Le analisi e le testimonianze raccolte hanno offerto una visione lucida delle criticità ancora da affrontare, ma anche delle opportunità da cogliere attraverso una governance più efficiente e una maggiore cooperazione pubblico-privato.
Con questa edizione, il MID.MED Shipping & Energy Forum ribadisce la sua natura di ponte tra presente e futuro, tra imprese e territori, tra sostenibilità e crescita economica. Palermo e la Sicilia si confermano così laboratori a cielo aperto di un nuovo modello Mediterraneo: più verde, più competitivo, più interconnesso.
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