
Il programma Digital Europe, con un budget complessivo di 8,1 miliardi di euro, rappresenta uno dei principali strumenti dell’Unione Europea per sostenere la trasformazione digitale del continente. L'Italia, dal 2021 a novembre 2024, secondo i dati del rapporto "Ricerca e Innovazione ICT in Italia 2025" di Anitec-Assinform, l'Associazione Italiana per l’Information and Communication Technology (ICT), ha ottenuto finanziamenti per 133,2 milioni di euro. In pratica l’8,7% del totale europeo, con una distribuzione che evidenzia significative differenze territoriali.

La Sicilia ha ricevuto 1,5 milioni di euro dai fondi Digital Europe, con un tasso di successo nelle domande di finanziamento del 3% e un tasso di approvazione del 24%. Le imprese e gli enti siciliani hanno ottenuto un contributo medio di circa 164.857 euro. Le PMI si confermano tra i principali beneficiari, in linea con la natura stessa del programma Digital Europe, che mira a rafforzare la competitività delle piccole e medie imprese nel settore digitale, ricevendo il 46% delle risorse assegnate alla regione, con un finanziamento medio di 186.969 euro per azienda.

Digital Europe punta a rafforzare cinque ambiti fondamentali ITC: calcolo ad alte prestazioni, intelligenza artificiale, cybersicurezza, competenze digitali avanzate e interoperabilità delle infrastrutture digitali.
I settori che hanno ricevuto più finanziamenti a livello nazionale sono:
Intelligenza artificiale: 35,4 milioni di euro, per lo sviluppo di algoritmi avanzati e applicazioni in settori strategici; Cybersicurezza: 24 milioni, con l’obiettivo di potenziare la protezione delle reti informatiche e dei dati;
Competenze digitali avanzate: 19,8 milioni, per la formazione di specialisti ICT;
Interoperabilità e infrastrutture digitali: 51,1 milioni, destinati all’integrazione e al potenziamento delle capacità digitali nelle pubbliche amministrazioni e nelle imprese.
In Sicilia, la distribuzione dei fondi riflette un interesse crescente per la sicurezza informatica e per lo sviluppo di soluzioni digitali. Tuttavia, il numero di progetti finanziati resta inferiore rispetto alla media nazionale, con solo 9 iniziative approvate rispetto alle 40 della Campania e alle 134 del Lazio.

Se confrontata con altre regioni italiane, la Sicilia si posiziona ancora lontana dai poli dell’innovazione nazionale. Regioni come il Lazio , la Lombardia e l’Emilia-Romagna hanno saputo intercettare maggiori risorse grazie a una consolidata rete di ricerca e sviluppo e alla presenza di grandi aziende tecnologiche.
Tuttavia, il trend siciliano mostra segnali di crescita, in particolare nel settore delle PMI innovative.
L’assenza di grandi aziende nel settore ICT siciliano riduce la possibilità di ottenere fondi per infrastrutture avanzate.
Eppure la Sicilia, come tutta l’industria italiana, si trova davanti a una “scelta obbligata” secondo gli esperti di Anitec-Assinform. Occorre investire sull'ITC. “Come l’automazione industriale è stata il punto di forza della competitività dell’industria nazionale negli ultimi anni, così l’ICT e i prodotti delle sue attività di ricerca e innovazione possono e devono diventare il punto di forza della competitività dell’industria nazionale nei prossimi anni, se vogliamo difendere il nostro ottavo posto come economia mondiale”.