Ad aver esposto i loro progetti sono stati giovani ricercatori reclutati sulla base delle loro competenze, nell’ambito di quattro progetti del PNRR: Agritech, Grins, Onfoods e Samothrace.
Progetti, rivela la Presidente sezione sud-ovest accademia dei georgofili Alessandra Gentile: “Estremamente importanti che affrontano il tema dell’agricoltura, dell’agroalimentare e dell’ambiente con delle sfaccettature diverse”.
Un momento di interdisciplinarità quello che è avvenuto nell’aula magna del DI3A, che dal succedersi di progetti di ricerca differenti ha voluto aprirsi a nuovi spunti di ricerca e di contaminazione.
In occasione della Giornata Mondiale dell’acqua il Dipartimento del DI3A dell’Università di catania, ha ospitato “La primavera della ricerca: l’Accademia dei Georgofili dialoga con i giovani ricercatori”.
Un evento fortemente voluto dalla professoressa Alessandra Gentile, e dal direttore Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente Mario D’Amico, teso a diffondere e divulgare attività di ricerca PNRR per una complessiva esperienza di confronto e futuro progressista.
Ad essersi susseguiti sono stati gli interventi di otto ricercatori impegnati nell’ambito della sostenibilità e delle tecniche innovative.
Sebastiano Andrea Corinzia incluso nel progetto Samothrace, ha riflettuto sull’utilizzo dello smart sensing e delle tecnologie digitali per valutare i consumi idrici delle colture e ottimizzarne la gestione dal punto di vista idrico.
Chiara Catalano e Giorgio Gusella entro il progetto Agritech, hanno approfondito il monitoraggio, l’identificazione e la gestione delle malattie degli agrumi, proponendo l’utilizzo di soluzioni alternative ai prodotti chimici ed anche strategie che riguardano il miglioramento genetico.
Provvidenza Rita D’Urso per Samothrace, ha avviato un’attività di ricerca che riguarda la stima, la moderazione e le emissioni degli allevamenti zootecnici del clima mediterraneo.
Serena Tumino inserita in Agritech, si è occupata di testare e analizzare i caratteri di resilienza e resistenza allo stress da caldo in particolare nelle bovine da latte siciliane, un primo screening dei risultati ha individuato delle potenziali firme di selezione legate alla loro tolleranza, utile per il miglioramento genetico.
Alessia Marzo nell’ambito del progetto Agritech, si è occupata di trovare soluzioni innovative per depurare le acque reflue al fine di poterle riutilizzare in agricoltura.
Daniela Spina inclusa nel progetto Grins si è riferita alla sostenibilità delle imprese, specie di transizione agroalimentare, verso modelli di gestione di economia circolare nella fattispecie cerealicola e olivicolo-olearia del territorio siciliano.
Carla Zarbà di Onfood si è spesa per un’analisi sostenibile lungo la filiera alimentare sia nella parte produttiva, sia distributiva che consumistica.
Progetti all’avanguardia, diremmo, nel campo dell’agricoltura ecologica, inserite in un progetto d’insieme che vuole andare oltre l’ultimatum dei progetti di ricerca e volgersi al di là dell’università verso imprese e aziende.