
Monitorare i terremoti direttamente dai banchi di scuola. È questa l’esperienza che vivranno gli studenti di cinque istituti superiori della Sicilia orientale grazie all’Osservatorio Sismico Scolastico, un progetto promosso dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e dall’Università di Catania (UNICT).
L’iniziativa punta a diffondere la cultura della prevenzione sismica e a fornire ai ragazzi strumenti concreti per comprendere i fenomeni tellurici attraverso attività didattiche pratiche.
Nei prossimi mesi verranno installate stazioni sismiche (la stazione sismica Raspberry Shake RS3D che vedete in foto) all’interno di cinque scuole e gli studenti diventeranno dei veri ricercatori.
Le apparecchiature saranno infatti collegate all’Osservatorio Sismico Urbano dell’INGV, contribuendo così alla rete di monitoraggio scientifico del territorio.
Parteciperanno: il Liceo Scientifico e Linguistico “Principe Umberto di Savoia” di Catania, l’Istituto d’Istruzione Superiore “Gulli e Pennisi” di Acireale, il Liceo “Giovanni Verga” di Adrano, il Liceo “Orso Mario Corbino” di Siracusa e l’Istituto d’Istruzione Superiore “G. Galilei - T. Campailla” di Modica.

“Coinvolgere le scuole in attività di monitoraggio sismico è un passo fondamentale per diffondere la consapevolezza sui rischi naturali e per formare cittadini più informati e responsabili”, spiega Stefano Branca, Direttore dell’Osservatorio Etneo dell’INGV.
“Le scuole rappresentano il contesto ideale per coltivare la cultura della prevenzione e dell’educazione al rischio, un patrimonio da custodire e trasmettere alle generazioni future.”
Il progetto, oltre a fornire competenze in ambito geofisico, punta a rafforzare il legame tra mondo accademico e scuola. Grazie alla collaborazione con gli esperti dell’INGV e dell’Università di Catania, i ragazzi avranno l’opportunità di confrontarsi con i ricercatori e approfondire le discipline STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica).
È quindi, come sottolinea Francesco Panzera, Professore di Geofisica della Terra Solida presso l’Università di Catania: "un’opportunità unica per far scoprire ai ragazzi le potenzialità della ricerca scientifica e per coinvolgerli attivamente in attività che vanno ben oltre la teoria”.